Viviamo immersi nei conflitti: in casa, sul lavoro, nelle città. Le “fondamenta” su cui poggia la nostra capacità di convivenza sono logorate e nuove forme di partecipazione e condivisione vanno ricostruite dal basso. Sostenendo la forza educativa della scuola, la capacità progettuale delle associazioni, la riduzione delle differenze, un dialogo aperto e costruttivo tra generazioni, l’energia dei volontari e, non ultimo, un corretto linguaggio. Progettando un futuro che poggi su un’economia più vicina alle persone, che non escluda e consideri i “legami” elemento fondante di un diverso modello di sviluppo.
Il bisogno di una società più coesa e cooperante cresce: in questa direzione operano realtà associative, corpi intermedi e singoli cittadini nel ruolo (essenziale) di “costruttori” di ponti. Consapevoli di quanto essere concretamente solidali possa cambiare la vita delle comunità e quotidianamente con la fragilità delle reti sociali.
Questo seminario, il venticinquesimo, si confronta sulle richieste di futuro e su dove risiedano le risorse per il cambiamento e raccoglie l’eredità di un lungo percorso formativo, fondato su confronto e dialogo. Negli anni forte è stata la sollecitazione ai giornalisti a stare attenti, a entrare dentro le storie, a meravigliarsi, a rifuggire l’autoreferenzialità e a mantenere lucidità nel gran numero d’informazioni. Per cogliere i segnali delle “cadute”. Per raccontare e denunciare, oltre la cronaca.
Vale complessivamente 17 crediti formativi dell'Ordine dei giornalisti. Iscrizione nella piattaforma Sigef (Corsi Enti Terzi) dal 28 ottobre al 25 novembre 2019
Il seminario è accredito per gli assistenti sociali, dà diritto complessivamente a 17 crediti formativi. Per uditori e non giornalisti: tel 0734.681001 - giornalisti@redattoresociale.it