II Redattore Sociale Trento 2 giugno 2000

Profeti di paura?

I contenuti

Il tema quest’anno, con un pizzico di sana provocatorietà, sarà quello della paura e dei suoi “profeti”. Si cercherà di rispondere al perché alcuni fenomeni come la microcriminalità, l’immigrazione o la malattia mentale vengono sempre più rappresentati dalla stampa in chiave allarmistica e ansiogena, anche quando le cifre e le situazioni reali non disegnano certo delle “emergenze”.

Nel paese e nelle nostre città c’è una percezione di insicurezza che però in molti casi non è supportata da elementi realistici. Perché questa enfasi data alla sicurezza allora?

Basta un generico diritto alla giustizia e alla sicurezza per creare falsi allarmismi?

A quali “logiche”, e a quali schemi mentali risponde questo modo di fare informazione?

Forse qualcuno sta conducendo una campagna mirata alla creazione di un’esigenza (quella di sicurezza) che non corrisponde ad un reale bisogno, almeno non in questa proporzione.

Qual è allora il ruolo dei media in questo “gioco”? Quali strumentalizzazioni si rischiano quando si parla di disagio sociale?

 

Come si svolge

Dopo l’edizione del ’99, questa sarà la prima ad avere una forma seminariale e formativa, con una mattinata in cui alcuni esperti e operatori sociali daranno degli spunti di riflessione, oltre che alcune nozioni e dati specifici sul fenomeno.                       Al pomeriggio passeranno in cattedra i giornalistiche potranno così parlare diregole, fonti e funzionamento dei media a livello locale. I giornalisti esperti potranno anche dotare gli operatori sociali di alcuni “ferri del mestiere” (comunicati stampa, gestione dei bollettini ecc..) per meglio curare il rapporto con i media.

Il tutto sarà arricchito da dibattiti in assemblea plenaria o in gruppi di lavoro, dove operatori sociali, volontari, giornalisti, direttori di testata e collaboratori potranno conoscersi e, così, meglio confrontarsi.