Vicenza 2-4 marzo 2006

Dentro/Fuori

I poteri in gioco e i diritti fuorigioco nella società di oggi.
Seminario organizzato da Cnca Veneto

 

Escludere, tagliar fuori, recintare. Ma anche autoescludersi, scappare, spostarsi altrove. Nella società moderna, impaurita e un po' depressa, l'oscillazione tra il dentro e il fuori è sempre più frequente. E' utile riflettere su queste dinamiche, e magari cercare il filo che le accomuna. Uno potrebbe essere la "necessità" di doversi difendere.
Difendersi dagli stranieri, che rubano le nostre risorse e il nostro lavoro, approfittano delle nostre case e dei nostri servizi. E allora fuori gli stranieri dalla sanità.
Difendersi dal costo dei salari, arrangiarsi in attesa di tempi migliori. E allora fuori la produzione dall'Italia verso dove la manodopera è più a buon mercato.
Difendersi dalla crisi economica, dal timore di non reggere. E allora istituzionalizziamo il lavoro precario (anche nel giornalismo).
Difendersi dalle notizie scomode, che fanno interrogare. E allora semaforo rosso per le inchieste, gli approfondimenti, l'analisi dei fenomeni sociali, le fonti non allineate.
Meccanismi di difesa "naturali", in molti casi. Ma anche cinici e razionali, in molti altri. Di certo attuati con la sensazione, chiara o inconscia, che non saranno efficaci sul lungo termine.
Una società matura dovrebbe evitare di porsi solo sulla difensiva. E dovrebbe farlo proprio a partire da chi ha scelto professioni che, più di altre, influiscono sulla formazione del "sentire comune".
Giornalisti e operatori sociali hanno insomma il dovere rilanciare, di non farsi sorprendere dalle paure. Il loro contributo può servire anche non far scattare quel bisogno ossessivo di doversi proteggere da qualcuno o qualcosa.