Giornalisti: a Capodarco si ragiona di confini, limiti e convivenze
Confini, limiti e (nuovi) modelli di convivenza. Sono i temi centrali del 23° seminario di formazione per i giornalisti che si svolgerà dall’1 al 3 dicembre presso la Comunità di Capodarco di Fermo. Oltre 30 i relatori, provenienti dal mondo dell’impegno sociale, dell’informazione, della cultura, che si alterneranno nella tre giorni, ragionando su quali “modelli” sostenere oggi per rigenerare comunità dialoganti e aperte. Il seminario “Il mio giardino. La convivenza nella società fragile” sarà suddiviso in 4 sessioni e darà diritto complessivamente a 18 crediti formativi (termine per le iscrizioni 28 novembre).
Con una riflessione sulla professione giornalistica e la sua “funzione sociale”, l’apertura è affidata al presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna: voce storica di "Tutto il calcio minuto per minuto", ha condotto e curato la trasmissione nazionale "C Siamo”. Due i momenti principali di questa prima giornata. Il racconto di chi, tra tanti, ha continuato a “coltivare giardini” nel post sisma, che oltre un anno fa ha sconvolto il Centro Italia: l’esperienza dell’Agrinido di San Ginesio (Mc) che ha trasferito la propria attività in una tenda yurta; il viaggio a piedi tra i borghi dei Sibillini di Matthias Canapini, fotografo e narratore, e il lavoro degli assistenti sociali nella “zona rossa” del cratere. A seguire una riflessione su crisi, disuguaglianze e welfare affidata a Linda Laura Sabbadini (in collegamento), statistica sociale ed editorialista de “La Stampa” e Carlo Borgomeo, presidente dell’Impresa Sociale Con i Bambini e della Fondazione Con il Sud. A lui il compito di illustrare obiettivi e potenzialità del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e allargare lo sguardo alla capacità di risposta del mondo associativo ai bisogni sociali.
I worskhop. Accoglienza, esclusione sociale e istruzione, ambiti in cui “coltivare giardini” è indispensabile. Il tema fa da filo rosso ai 3 workshop tematici e paralleli della mattina di sabato 2 dicembre, che partiranno dell’esperienza diretta di chi tutti i giorni opera in questi contesti. Interverranno Maria Franco, insegnante dell'istituto penale di Nisida, tra i cinque docenti vincitori dell’Italian Teacher Prize 2017; Daniela Pompei, coordinatrice dei "Corridoi Umanitari", progetto nato dalla collaborazione fra la Comunità di Sant’Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane e la Tavola Valdese; Alessandro Radicchi, direttore nazionale dell’ Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni; Vinicio Ongini uno dei maggiori esperti italiani in tema di integrazione degli studenti di origine immigrata e ideatore della didattica dei “personaggi ponte” (metodologia di lettura “multiculturale” di alcuni personaggi della letteratura per l’infanzia); Marco Binotto, esperto di rappresentazioni mediatiche, opinione pubblica e immigrazione; Federica Severini, del Centro servizi al volontariato Dar Voce, che coordina un progetto di Emporio solidale; Marco Moschini, maestro di scuola elementare per 36 anni.
Il pomeriggio del sabato è dedicato al tema delle migrazioni e non solo. Confronto con il regista Andrea Segre (in collegamento), che nel suo ultimo film, “L’ordine delle cose”, presentato alla 74esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, sceglie di parlare d’immigrazione attraverso lo sguardo di un funzionario del Ministero degli interni che ha il compito di dialogare con la Libia, e la giornalista, inviata di Rainews24, Angela Caponnetto, che da anni documenta il fenomeno dei flussi migratori verso l’Europa. Il suo ultimo lavoro “A casa loro” è stato realizzato in Senegal e segue un progetto italiano di sviluppo imprenditoriale per giovani nell’entroterra, dove povertà e isolamento spingono molti a lasciare la propria terra. Interverrà anche Ugo Melchionda presidente del centro studi e ricerche Idos, che realizza il “Dossier Statistico Immigrazione” (l'edizione 2017 sarà distribuita ai partecipanti). A seguire il giornalista Rai Giovanni Anversa intervista Michele Corsi, docente di Pedagogia generale e sociale all’Università di Macerata, sul concetto di limite.
Spazio anche alla presentazione di alcuni progetti nazionali: “Nel cuore del paese” del Credito Cooperativo che, attraverso alcuni video, dà voce a coloro che hanno scelto di restare nelle zone colpite dal sisma; "La buona terra", campagna (e mostra) di Coop Alleanza 3.0 sull'eticità delle filierew produttive e Culturability, promosso da Fondazione Unipolis, che sostiene progetti di innovazione culturale e sociale.
3 dicembre, giornata dedicata alla disabilità. In occasione della Giornatainternazionale delle persone con disabilità, prevista una sezione dedicata alla non autosufficienza, alle politiche di cura e alle sfide future, a partire dal “Dopo di noi”, in collaborazione con l’Università di Macerata – Inclusione 3.0. Parteciperanno Sergio Pasquinelli, responsabile di ricerca presso Ars e Irs, vicedirettore di Welforum, e Pietro Barbieri, Coordinatore del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale della disabilità. Spazio anche alla presentazione e visione de "La squadra di Nicola", miniserie web sull’autonomia delle persone con disabilità di cui è protagonista l’arbitro Internazionale Nicola Rizzoli, con Tiziana Roppoli, coordinatrice pedagogica della Fondazione Dopo di Noi Bologna, e Mauro Sarti giornalista, produttore della serie.
Chiusura affidata a Marco Damilano. A partire dalle 11,30 incontro con il Direttore de L’Espresso e opinionista, molto seguito, dei programmi politici e non solo di La 7,per dfi . Sarà anche un'occasione di confronto sulla professione e - a partire dal suo ultimo libro - sul futuro di un'Italia che “ha gran bisogno del Nuovo”.