Dall’invasione islamica ai costi dell’accoglienza: i paradossi dell’immigrazione

Il presidente del centro studi Idos, Melchionda, legge dati e tendenze per correggere una rappresentazione inesatta dell'immigrazione. "Tra qualche anno il cittadino medio sarà italo-qualchecosa... Dobbiamo abituarci anche in termini del dialogo interreligioso"

La deriva "animista" del cristianesimo, don Albanesi: "Non siamo più liberi di niente"

La tesi del presidente della Comunità di Capodarco, illustrata al seminario per giornalisti "Frontiere": siamo in una deriva che esalta l'emozione del singolo invece della razionalità e che ha come orizzonte il vuoto pneumatico. Non siamo più liberi di nulla, e da opporre ai kamikaze abbiamo solo una libertà che è invece prigionia

Albanesi: così il Cristianesimo sta diventando una religione "animista"

Un’analisi del sacerdote discussa con il vaticanista Luigi Accattoli in apertura del seminario per i giornalisti alla Comunità di Capodarco (27 novembre). “Per l’uomo moderno conta solo la propria l’individualità. Dio diventa divinità, il peccato un limite, i sacramenti dei riti…”

“La barca dei folli”: Stefano Dionisi e il racconto lucido del disagio mentale

Con un linguaggio crudo e struggente e senza ergersi a giudice, il famoso attore condivide con coraggio il suo viaggio di 14 anni in varie cliniche psichiatriche. Sarà intervistato da Gianluca Nicoletti al seminario per i giornalisti di Capodarco (sabato 28 novembre)

Dal viaggio all'accoglienza, cosa sappiamo davvero sull’immigrazione?

Se ne parlerà sabato 28 novembre a Capodarco, nell’ambito del seminario per i giornalisti “Frontiere”. Previsti 3 workshop paralleli per ripercorrere idealmente, tappa dopo tappa, il viaggio dei profughi. E una sessione plenaria su come raccontare tutto questo. Interventi di Msf, Caritas, Cataldi, Leogrande e Ottaviani

Se musulmano equivale a terrorista, le "trappole" in cui cadono i media

L’analisi di Giovanni Maria Bellu (Carta di Roma), dopo gli attacchi nella capitale francese. Dalla falsa notizia del terrorista rifugiato al titolo di Libero: “Come giornalisti siamo chiamati ad attenerci alla verità sostanziale dei fatti, e solo a quella. No a stereotipi ed ideologismi”