Torna il Premio Natale Ucsi, 25 anni al servizio delle “buone notizie”
VERONA - Ultimo mese di tempo per concorrere al Premio giornalistico "Natale Ucsi", che come ogni anno si propone di valorizzare i giornalisti di carta stampata/web, tv e radio a caccia di “buone notizie”, distintisi per aver raccontato testimonianze, problemi, storie e fatti inerenti ai valori della solidarietà, dell’integrazione sociale, della convivenza civile, della fratellanza, dell’attenzione verso il prossimo e della difesa dei diritti e della dignità umana. "Un traguardo importante per un premio che è diventato tra i più ambiti nel mondo dell’informazione italiana", commenta il presidente di Ucsi Verona Stefano Filippi, "segno di una capacità di cogliere un bisogno reale, ovvero quello di comunicare il grande mare sommerso del bene. Un’esigenza sentita anche dalle istituzioni veronesi che sostengono questo tentativo dell'Ucsi di Verona, a partire dalla Fondazione Cattolica che ha creduto nel premio fin dall'inizio".
Promosso dall’Ucsi - Unione Cattolica della Stampa Italiana - sezione di Verona, il Premio giornalistico nazionale "Natale Ucsi" nacque un quarto di secolo fa dall'idea di un gruppo di professionisti attivi in riva all’Adige, con l’obiettivo di fare emergere il bello e buono che si muove e prospera nelle maglie, anche più recondite, della nostra società, e che il lavoro giornalistico ha spesso il merito - pur senza tanti clamori - di sottrarre dall’oblio e dall’indifferenza collettivi, per portarli alla conoscenza di tutti. "Da 25 anni il premio Natale Ucsi 2019 promuove ed incentiva il giornalismo che si rifà ai valori cattolici e al rispetto della persona. Un giornalismo sano e impegnato che ogni giorno guarda alla realtà con attenzione, offrendo occasioni di confronto e miglioramento per tutta la comunità e il suo territorio. Sostenere questo premio, oggi più che mai, è per Fondazione Cattolica motivo di orgoglio – sottolinea Paolo Bedoni, presidente di Fondazione Cattolica Assicurazioni-, perché il premio testimonia l'impegno a condividere uno sguardo nuovo, che non si limita alla denuncia, ma offre nuove prospettive e ricerca un bene troppo spesso nascosto dietro la cortina di fumo di una cronaca votata al sensazionalismo e alle fake news. Collaborazione, impegno e ingegno sono valori fondamentali per le nostre comunità e, in un contesto contrassegnato da pessimismo e individualismo, meritano di essere raccontati e incoraggiati. Per un'informazione e un domani fondati sulla verità e non sulla paura, sulla fiducia e non sulla rassegnazione, sulla speranza e non sulla delusione".
L’edizione 2019 vedrà alcune novità nelle modalità di partecipazione, a partire dall’iscrizione esclusivamente online. Ogni concorrente potrà candidarsi con un solo articolo o servizio e iscriverlo a una sola sezione del Premio, segnalandolo nella scheda di partecipazione. La Giuria, presieduta da don Bruno Cescon, docente di Liturgia e comunicazione del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma e composta da membri di Ucsi Verona, Ucsi Veneto e Ucsi Trentino, assegnerà quindi i seguenti tre premi principali: il Premio Ucsi assegnato al giornalista autore del migliore articolo/inchiesta/reportage pubblicato su quotidiani e/o periodici (incluse testate giornalistiche online regolarmente registrate); il Premio per il giornalista autore del migliore servizio giornalistico televisivo (TG) e/o reportage televisivo sui temi del concorso trasmesso su canali televisivi nazionali, locali e regionali, in chiaro, digitale terrestre, satellitari, web; il Premio per il giornalista autore del miglior servizio giornalistico radiofonico trasmesso dalle emittenti nazionali, locali, regionali e web-radio (solo se testate giornalistiche).
Si aggiungono i premi speciali: Targa Athesis del Gruppo Editoriale “Athesis”, per il miglior servizio (stampa/web, televisivo o radiofonico) sui temi del premio, realizzato da un giornalista o collaboratore under 30 (anche studenti di Corsi di laurea in Scienze della Comunicazione e/o Master in giornalismo) alla data della scadenza del bando; e “Il genio della donna” assegnato al giornalista autore del servizio giornalistico più significativo (stampa/web, televisivo o radiofonico) che racconta storie al femminile in cui le donne diventano testimoni della difesa dei valori della convivenza civile. È inoltre previsto un Riconoscimento Speciale della giuria “Giornalisti e società: la professione giornalistica al servizio dell’uomo” della Conferenza Episcopale del Triveneto, attribuito ad un giornalista o ad una iniziativa editoriale impegnati nella valorizzazione e nel supporto del volontariato sociale a sostegno di situazioni di emarginazione e fragilità sociale.