I flussi migratori nel 2015: scendono gli arrivi in Italia, boom in Grecia
Nel 2015 la Grecia ha visto arrivare più di 700 mila migranti, gran parte dei quali ha proseguito per la rotta balcanica, dove quest’anno si è registrata una vera e propria crisi umanitaria dei profughi. Sono leggermente in calo, invece, gli arrivi in Italia (-7 per cento). A fronte dei 170mila dello scorso anno, infatti, nel 2015 si sono registrati 143mila arrivi. Lo spostamento delle rotte nel Mediterraneo verso la Grecia rappresenta una delle maggiori evidenze dei flussi migratori nel 2015, raccontati nell’infografica realizzata da Jacopo Ottaviani per il seminario per i giornalisti “Frontiere”, che si apre oggi a Capodarco di Fermo.
Ad aumentare nel 2015 è anche il numero dei morti nel Mediterraneo: 3.423 in totale dal 1 gennaio al 9 novembre 2015. Secondo la stima dell’Organizzazione mondiale delle migrazioni negli ultimi quindici anni, dal 2000 al 2015 sono stati almeno 30mila i migranti e i rifugiati che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa.
Nel grafico, si ricorda inoltre, che nel mondo sono 59 milioni i migranti forzati. Un numero cresciuto di 8 milioni rispetto al 2013, rappresentando così la più grande crisi dalla seconda guerra mondiale Meno del 10 per cento di questi migranti arriva in Europa (neanche uno su dieci). E solo il 3 per cento l’ Italia. Mentre la maggioranza rimane sfollato nei paesi confinanti.
I sei paesi al mondo che accolgono più rifugiati sono: Turchia (1.590.000), Pakistan (1.510.000), Libano (1.150.000), Iran (982000), Etiopia (659. 000) e Giordania (654.100). In Europa, invece, a guidare la classifica è la Germania, seguita da Svezia, Italia, Francia e Ungheria. La maggior parte degli oltre 400mila profughi arrivati in Europa nei primi mesi del 2015 è di origine siriana (51 per cento) seguono i migranti giunti da Afghanistan (14 per cento), Eritrea (8 per cento), Nigeria (4 per cento) e Iraq (3 per cento).