Giornalisti a confronto sull’immigrazione: una “Questione d’immagine”
Il 2 settembre 2015 due foto del piccolo siriano Aylan, riverso senza vita sulla battigia e preso in braccio da una guardia turca, hanno scosso il mondo. Non era la prima immagine shock, ma dopo mesi di “emergenza immigrazione” è stata la prima a emergere tra innumerevoli parole, numeri e immagini sempre uguali. La prima a fornire una rappresentazione visiva efficace delle dimensioni e della tragicità del fenomeno.
Ma al di là della vicenda di Aylan, con quali criteri si scelgono le immagini per illustrare storie sociali? Sono sempre coerenti con i fatti raccontati? Con quali tecniche le fotografie e i video sono proposti al pubblico? Drammatizzanti, descrittive, stereotipate? Quale taglio, quale montaggio? E le fonti, professionali o citizen?
Sono alcuni dei quesiti – e molti altri ne potrebbe aggiungere chiunque si occupi di giornalismo e comunicazione – che saranno al centro del 6° seminario di formazione per giornalisti che Redattore sociale organizza a Roma. L’appuntamento è per venerdì 16 ottobre (ore 9-14) nella ormai consueta sala conferenze di “Porta futuro” a Testaccio. Titolo della giornata, “Questione d’immagine”, nome di un progetto sulla rappresentazione dei temi sociali sui media che – dopo “Parlare civile” nel 2013 (centrato sul linguaggio) – Redattore Sociale ha appena concluso insieme all’associazione romana Parsec e a Zona, organizzazione di fotografi, giornalisti e video-maker. Il seminario è accreditato dall’Ordine dei giornalisti per la formazione professionale continua e dà diritto a 5 crediti.
“La scelta e il trattamento delle immagini può essere più rilevante delle parole – si legge nell’introduzione al programma - anzi spesso ne definisce (o travisa) il significato. Un elemento che si fa più delicato quando si parla di persone e fenomeni “deboli”, esposti alla strumentalizzazione o alla discriminazione”. Benché “Questione d’immagine” si occupi anche di Rom, genere, droghe e Aids, per l’incontro di Roma non si poteva scegliere che il tema dell’immigrazione, che del resto nel sito del progetto – www.questionedimmagine.org – occupa la parte più rilevante.
Qualificato il parterre dei relatori, con alcuni tra i migliori studiosi e operatori del settore chiamati a fornire gli strumenti per de-costruire il racconto visivo dell’immigrazione e i suoi meccanismi. La giornalista Raffaella Cosentino e il sociologo Andrea Pogliano offriranno una sintesi della ricerca svolta per il progetto, sollecitando poi gli interventi della photo editor del settimanale L’Espresso Tiziana Faraoni e dei giornalisti Francesca Paci e Valerio Cataldi. Quindi un confronto tra il regista e il fotografo che forse più di tutti hanno raccontato l’immigrazione in questi anni: Andrea Segre e Giulio Piscitelli. Coordinano i lavori i rappresentanti delle tre organizzazioni che hanno realizzato “Questione d’immagine”: l’editor dell’Agenzia Contrasto e fondatrice di Zona Giulia Tornari, il direttore di Redattore sociale Stefano Trasatti, il sociologo di Parsec Claudio Cippitelli.
A questo link il programma della giornata.
La partecipazione è gratuita. Le iscrizioni sono chiuse per raggiungimento dei posti disponibili.