“Soft news”, che passione! La specialità dei Tg italiani
ROMA - Tra i telegiornali italiani e quelli francesi e spagnoli, non c'è molta differenza nello spazio dedicato alle crisi umanitarie e ai conflitti, mentre se si guarda alla Gran Bretagna e alla Germania, il gap è assai più evidente. Una specificità tutta di casa nostra è, invece, la trattazione delle "soft news", tra la curiosità e il gossip, a cui i nostri tg dedicano intere fette di programmazione. Il confronto tra la situazione italiana e straniera nella trattazione di alcuni temi di rilevanza sociale, è contenuta nel nono rapporto di Medici senza frontiere "Crisi dimenticate", presentato oggi a Roma nella sede della Fnsi. Secondo l'indagine c'è una somiglianza, in termini percentuali, tra il principale telegiornale pubblico italiano (Tg1) con il notiziario spagnolo (Telediario Rtve La1 con il 5,9 per cento) e francese (JT France 2 con il 7,2 per cento). Più elevata, invece, è la percentuale che il notiziario tedesco e britannico dedicano alle crisi: Tagesschau Ard il 14,4 per cento e News Bbc One l'8,7 per cento. Simile è anche lo spazio attribuito ad alcune crisi: Siria, Afghanistan, Medioriente, Egitto, che trovano ampia copertura giornalistica in tutti i telegiornali europei.
Crisi dimenticate, più spazio nei tg europei e con una trattazione migliore. La prima differenza, invece, risiede nella copertura delle cosiddette crisi dimenticate che, nei telegiornali europei, trovano uno spazio maggiore. E non si tratta tanto di una differenza quantitativa ma piuttosto di una differenza qualitativa. Nei servizi si raccontano del conflitto in corso, dell'emergenza sanitaria e/o umanitaria di contesti non presenti nei nostri telegiornali. È il caso del Pakistan, di cui si racconta nelle news di Bbc One in relazione a un attentato terroristico nel Punjab (che uccide 18 persone e ferisce altre 30). È il caso della Somalia, presente nel notiziario inglese, con un reportage approfondito sulla situazione politica attuale e sulla conferenza tenutasi in Gran Bretagna sul futuro del paese. È il caso di Mauritania, raccontato nei servizi dei telegiornali spagnoli o della Repubblica Centrafricana, presente nel telegiornale francese. Secondo il rapporto sebbene i notiziari dei paesi europei riflettano delle specificità relative alle aree di interesse di ciascun paese (per esempio l'Africa per la Francia o il paesi latino-americani per la Spagna), quando trattano un'area o un evento di crisi umanitaria, lo fanno raccontando gli eventi collegati proprio a quella crisi umanitaria. Il racconto della crisi umanitaria viene collocato in un "frame conoscitivo" di informazioni sulla collocazione del paese o del problema in un'area geo-politica, sul resoconto storico della crisi umanitaria e sulla sua evoluzione nel corso del tempo. Molto spesso il racconto delle crisi umanitarie internazionali ha la forma giornalistica del reportage.
Soft news, una specificità tutta italiana: nel 2012 oltre 3000 notizie sono curiosità. Una specificità tutta di casa nostra è invece la trattazione delle cosiddette "soft news". Le notizie di cronaca leggera, di gossip, di curiosità sul mondo animale hanno avuto ampio spazio nei nostri notiziari "tanto da poter parlare di infotainment" sottolinea Msf. Nonostante nel corso del 2012 la pagina di "Curiosità e Costume" abbia registrato un'inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti , essa ha occupato il 6 per cento dello spazio dell'agenda dei telegiornali, pari a 3201 notizie. Alcuni servizi sono dedicati al costume e alla società, per esempio quelli sulle mete delle vacanze, sulle nuove tendenze in tema di abbigliamento da spiaggia, sui comportamenti degli italiani al volante. Altre notizie, invece, sono vere e proprie curiosità che trovano poco o alcuno spazio nei telegiornali degli altri paesi europei (ad esempio, le curiosità del mondo animale, dalle diete ad altre notizie simili). Un'altra pagina, che ha registrato un ridimensionamento rispetto al 2011, ha comunque un'ampia trattazione: la criminalità che è stata presente nel corso del 2012 in 4169 notizie, corrispondente all'8 per cento nell'agenda dei temi. (ec)