Crisi dimenticate, maglia nera a Studio Aperto. Il Tg1 supera il Tg3

26giu2013
Rapporto Msf: i tg italiani dedicano sempre meno spazio alle crisi umanitarie e ai conflitti internazionali. La Rai dedica in media il 5,1 per cento alle crisi, contro il 2,9 per cento di Mediaset

ROMA - I tg italiani dedicano sempre meno spazio alle crisi umanitarie e ai conflitti internazionali.Tra i notiziari delle reti Mediaset fanalino di coda è Studio Aperto con il 2 per cento, mentre in testa si colloca il Tg5 con il 4 per cento. Per quanto riguarda la Rai, in testa si colloca l'ammiraglia, il Tg1 con il 6 per cento, in coda il Tg2 con quasi il 5 per cento, percentuale uguale al Tg La7. Lo dice il nono rapporto di Medici senza frontiere "Crisi dimenticate", presentato oggi a Roma nella sede dell'Associazione stampa estera.

L'indagine sottolinea inoltre che in termini di network, la Rai dedica in media il 5,1 per cento alle crisi contro il 2,9 per cento di Mediaset. Mentre l'analisi per rete mete in luce che  Studio Aperto resta il telegiornale che, per organizzazione dell'agenda e per target di pubblico, dedica meno spazio agli eventi e/o situazioni di crisi . Mentre il Tg1 nel corso del 2012 ha superato il Tg3, che tradizionalmente era il notiziario Rai che dedicava uno spazio maggiore alle crisi.

In generale il rapporto 2012 segna un calo evidente per tutte le testate rispetto a un passato neanche troppo lontano. Se si confrontano i dati per rete del 2012 con quelli del 2009 (anno in cui la percentuale complessiva dedicata alle crisi umanitarie internazionali era del 6% ) risulta evidente il calo di copertura rispetto alle aree e ai paesi nei diversi angoli del mondo in cui sono in corso crisi umanitarie. Basti pensare che la media di spazio dedicato alle crisi umanitarie internazionali per network, nel 2009, era l'8,1% per le reti Rai e il 4,7% per le reti Mediaset. Ovvero quasi il doppio rispetto alle rilevazioni del 2012. (ec)