Giornalisti minacciati, quasi uno al giorno. ''Molti sono giovani e precari''
ROMA - Sono 324 i giornalisti che hanno subito minacce nel 2012
in Italia, mentre svolgevano il proprio lavoro. Praticamente uno al
giorno. In totale sono stati 195 i casi di minaccia: in 12
occasioni si è trattato di danneggiamenti, in 104 occasioni di
avvertimenti verbali o fisici, in 63 di azioni legali e in 16 casi
di aggressioni fisiche. La fotografia preoccupante per lo stato di
salute dell'informazione e della democrazia del paese, è stata
scattata dall'osservatorio Ossigeno per l'Informazione.
Dall'elaborazione di questi dati nasce l'inchiesta "Ma chi me lo fa
fare? Storie di giornalisti minacciati" (http://www.giornalistiminacciati.it/it/index.html)
realizzata da Isacco Chiaf, Andrea Fama e Jacopo Ottaviani. Il
lavoro è una rappresentazione interattiva del fenomeno attraverso
l'uso di infografiche, che sintetizzano e illustrano, i casi di
minaccia che hanno coinvolto i giornalisti italiani. Le storie sono
raccontate attraverso una narrazione innovativa che utilizza
multimedialità, interattività e condivisione come sintassi,
sfruttando le caratteristiche tipiche del data journalism e dei
social media.
Attraverso una mappa interattiva geolocalizzata vengono
illustrati tutti i 195 casi di minaccia che nel 2012 hanno
coinvolto 324 giornalisti. I casi sono aggregati a livello
territoriale secondo la tipologia della minaccia: danneggiamenti
(12 casi), avvertimenti- verbali o scritti (104), azioni legali
(63), aggressioni fisiche (16). Altre due mappe mettono in evidenza
la densità del fenomeno a livello regionale, sia rispetto ai casi
di minaccia sia ai giornalisti coinvolti.
Alcuni dei casi monitorati da Ossigeno nel corso degli anni sono
stati, poi, approfonditi utilizzando la Facebook Timeline per condividere i formati
multimediali (immagini, audio, video, testi, link, ecc.) attraverso
i quali ricostruire le vicende prese in esame, corredate da
materiale documentale originale ed inedito.Tutti i dati alla base
del progetto sono rilasciati in formato aperto e sono liberamente
riutilizzabili per approfondire, ad esempio, la dimensione
territoriale del fenomeno creando nuove mappe, infografiche e
correlazioni di dati.
"Molti dei 324 giornalisti minacciati nel solo 2012 sono giovani,
precari, forzatamente indipendenti. Un sistema che non è in grado
di tutelare professionalmente i giornalisti non può certo tutelarne
l'incolumità, a fronte di intimidazioni usate anche come strumento
di censura preventiva - si legge nella prefazione -.Ma la luce del
sole può agire da disinfettante per questa piaga dell'informazione,
favorendo una risposta consapevole e collettiva a intimidazioni che
piovono tanto sotto forma di lettera minatoria per mano di sgherri
locali, quanto sotto forma di querela a firma di rispettabili
avvocati. E in più aggressioni, incendi, danneggiamenti.Una
risposta, dunque, che richiede la presa di coscienza e l'intervento
deciso di tutti gli attori responsabili, non sempre all'altezza di
ruoli e aspettative: dalle istituzioni giornalistiche a quelle
dello stato, dalla politica alla società civile, passando per gli
stessi operatori dell'informazione". Il progetto è patrocinato
dall'Ordine nazionale dei giornalisti e dalla Federazione nazionale
della stampa italiana, ed è stato finanziato tramite il concorso
per la miglior inchiesta multimediale ad alto impatto civico
promosso dalla Fondazione Ahref .