Emergenze sanitarie: 92 notizie sull’influenza, 14 sull’Aids

15mag2012
Rapporto Medici senza frontiere. 140 servizi dedicati all’Escherichia coli, nessuno sull’Hiv in occasione della Giornata mondiale. Tra le crisi, 41 servizi dedicati alla carestia in Somalia, definita “catastrofe senza precedenti”: 66 notizie sui pirati

ROMA - Dal 1° gennaio al 31 dicembre  2011, i telegiornali italiani hanno dedicato circa il 10% del totale dei servizi a contesti di crisi, a conflitti e a emergenze umanitarie e sanitarie.: un dato in crescita, rispetto al 6% registrato nel 2009. E' quanto rivela l'ottavo Rapporto sulle crisi dimenticate presentato oggi da Msf, che però evidenzia come questa crescita di attenzione sia "dovuta in buona
parte a due eventi di portata eccezionale avvenuti nel 2011 e ai quali i Tg hanno prestato attenzione: le rivolte della Primavera araba e il terremoto in Giappone". Di contro, sono rimasti quasi invisibili "crisi e conflitti, magari protratti nel tempo e lontani geograficamente e culturalmente, laddove non hanno 'offerto' eventi di alta drammaticità".

Aids. Sono in tutto 14 i servizi nei quali si parla di hiv/aids nel corso dell'anno. "Come già avvenuto in passato, - precisa però il Rapporto - anche quest'anno l'attenzione telegiornalistica per l'aids si sviluppa in parte a seguito alle dichiarazioni e agli appelli del pontefice nei suoi viaggi pastorali in Africa. Nel 2011 delle 14 notizie dedicate all'aids, 7 sono quelle che hanno come focus l'appello di Benedetto XVI in visita in Benin". Interessante notare che neanche un  servizio è stato delicato alla malattia in occasione della Giornata mondiale del 1 dicembre. Molta attenzione, di contro, nei confronti delle "nostre emergenze sanitarie": alla Escherichia coli in Francia e Germania sono stati dedicati 148 servizi, all'influenza stagionale 92 e ai casi di tbc presso il Policlinico Gemelli di Roma 33 notizie.

Carestia ed emergenze sanitarie. Solo 41 servizi sono stati dedicati, prevalentemente nella seconda metà di luglio, alla grave carestia che ha colpito la Somalia e le zone circostanti, che peraltro è stata presentata dai telegiornali come "una catastrofe senza precedenti", "la più grande emergenza umanitaria del mondo". Eppure, maggiore attenzione è stata dedicata ai pirati del mare, che si sono aggiudicati 66 servizi. "La Somalia dei pirati batte quella della fame quando si tratta di far diventare quel contesto geografico notiziabile e visibile", commentano gli autori del Rapporto.