Una guida per parlare di immigrazione in maniera corretta
ROMA - Una guida pratica per parlare di immigrazione in maniera
corretta. Si chiama "Comunicare l'immigrazione" il manuale a uso
degli operatori della comunicazione promosso dal ministero del
Lavoro e realizzato dalla società Lai-momo e dal centro studi e
ricerche Idos presentato oggi all'università La Sapienza di Roma.
Il libro è diviso in sei capitoli che trattano lo scenario
migratorio in Italia, il quadro legislativo, il quadro europeo, la
questione della rappresentazione sui media. Le ultime due parti
sono dedicate poi alle storie positive di immigrazione e al
Glossario composto da circa 50 voci.
"Abbiamo pensato a un manuale per permettere una comunicazione
migliore in questo settore in cui si dicono tante inesattezze -
sottolinea il sottosegretario alle Politiche sociali Maria Cecilia
Guerra - . È un progetto che parte dalla considerazione della
significativa presenza degli immigrati nel nostro paese, cresciuta
ancora negli ultimi tre anni". Guerra ha ricordato la carenza di
un'informazione corretta in tema di immigrazione e "funzionale su
certi argomenti a creare stereotipi". "Nel 53% dei casi gli
stranieri sono citati in riferimento ai casi di cronaca nera e
giudiziaria - sottolinea - . Se poi guardiamo al linguaggio la
comunità di appartenenza è spesso usata come minaccia. Spesso è un
problema non solo di scelta ma anche di mancanza di conoscenza". Il
manuale, aggiunge il sottosegretario, sarà diffuso nelle redazioni
giornalistiche locali e nazionali; verranno poi promossi, insieme
agli ordini dei giornalisti regionali, sei seminari sui temi
dell'immigrazione e una spring school a cui potranno partecipare 50
ragazzi selezionati dalle scuole di giornalismo.
"È necessario iniziare a parlare di immigrazione non solo
relativamente a persone che devono arrivare ma come un fenomeno
consolidato, che non porta problemi ma che arricchisce la società -
afferma Natale Forlani direttore generale dell'Immigrazione e delle
politiche dell'integrazione presso il ministero del Lavoro - . Il
nostro obiettivo è anche formare dei giovani comunicatori sul tema,
attraverso strumenti adeguati che facilitino la lettura della
società". "Dobbiamo pensare a una comunicazione più corretta su
questi temi - sottolinea Franco Pittau, coordinatore del progetto
- ma il contenuto da solo non basta, bisogna sapere anche
come presentare questi temi, anche perché spesso nel sociale non
sappiamo comunicare". (ec)