Ai tg nazionali interessa più il costume che la salute

09ott2012
La considerazione emerge dallo studio dell'Osservatorio sui media di Pavia. Cresce invece lo spazio dell'ambiente, che si conquista il 4,9% dei telegiornali. A dominare è sempre la politica che occupa il 22% dello spazio

MILANO - Politica, economia e criminalità: ecco gli argomenti su cui puntano i telegiornali nazionali. È questo il risultato della ricerca dell'Osservatorio sui media dell'Università di Pavia con i dati 2011, presentata oggi nel corso dell' VIII Conferenza Internazionale della Comunicazione Sociale promossa da Pubblicità Progresso. Sommati insieme, i tre argomenti si divorano il 47% delle informazioni trasmesse in tv: 22% la politica, 13,3% l'economia, 11,5% la criminalità. Solo nelle retrovie, al 2,8% compaiono scienze e salute. Nella classifica dell'Osservatorio, il resto della comunicazione "sociale" è considerata insieme a quella "legale": un pacchetto che pesa per il 6,7% del palinsesto dei telegiornali. In ogni caso meno della pagina di costume, che vale l'8,5%. Un esempio per tutti, che riguarda il tema dell'ultima campagna istituzionale della Fondazione Pubblicità Progresso, quello sulle donazioni e trapianti d'organi: 40 notizie nel 2011, contro 413 sul matrimonio di William e Kate.

Tra i telegiornali è La7 quello meno interessato alla salute (0,6%), mentre il servizio pubblico concede in media il 3% dei suoi telegiornali al tema. La sanità è l'argomento di sei servizi su dieci che parlano di salute e di questi, uno su dieci parla male di medici e ospedali (7% malasanita, 3% disservizi). Anche quando si parla di benessere, la chiave comunicativa su cui puntano i telegiornali è la paura: influenza A e virus E-coli nel 2011 hanno occupato un quinto dei servizi. Sulla scorta di Fukushima e dell'emergenza rifiuti a Napoli, la correlazione tra ambiente e salute si guadagna il 16% del totale destinato alla salute. Anche l'allarme obesità ha spazio: il 14%. All'ultimo posto dell'agenda dei telegiornali compare la ricerca, a cui sono dedicati due servizi ogni cento tra qulli che riguardano il tema salute. (Lorenzo Bagnoli)