Ai tg nazionali interessa più il costume che la salute
MILANO - Politica, economia e criminalità: ecco gli argomenti su
cui puntano i telegiornali nazionali. È questo il risultato della
ricerca dell'Osservatorio sui media dell'Università di Pavia con i
dati 2011, presentata oggi nel corso dell' VIII Conferenza
Internazionale della Comunicazione Sociale promossa da Pubblicità
Progresso. Sommati insieme, i tre argomenti si divorano il 47%
delle informazioni trasmesse in tv: 22% la politica, 13,3%
l'economia, 11,5% la criminalità. Solo nelle retrovie, al 2,8%
compaiono scienze e salute. Nella classifica dell'Osservatorio, il
resto della comunicazione "sociale" è considerata insieme a quella
"legale": un pacchetto che pesa per il 6,7% del palinsesto dei
telegiornali. In ogni caso meno della pagina di costume, che vale
l'8,5%. Un esempio per tutti, che riguarda il tema dell'ultima
campagna istituzionale della Fondazione Pubblicità Progresso,
quello sulle donazioni e trapianti d'organi: 40 notizie nel 2011,
contro 413 sul matrimonio di William e Kate.
Tra i telegiornali è La7 quello meno interessato alla salute
(0,6%), mentre il servizio pubblico concede in media il 3% dei suoi
telegiornali al tema. La sanità è l'argomento di sei servizi su
dieci che parlano di salute e di questi, uno su dieci parla male di
medici e ospedali (7% malasanita, 3% disservizi). Anche quando si
parla di benessere, la chiave comunicativa su cui puntano i
telegiornali è la paura: influenza A e virus E-coli nel 2011 hanno
occupato un quinto dei servizi. Sulla scorta di Fukushima e
dell'emergenza rifiuti a Napoli, la correlazione tra ambiente e
salute si guadagna il 16% del totale destinato alla salute. Anche
l'allarme obesità ha spazio: il 14%. All'ultimo posto dell'agenda
dei telegiornali compare la ricerca, a cui sono dedicati due
servizi ogni cento tra qulli che riguardano il tema salute.
(Lorenzo Bagnoli)