I quotidiani perdono lettori, il web avanza: su internet il 62% degli italiani
ROMA - E' una vera e propria "emorragia" di
lettori: la perdita per i quotidiani è del 2,3%: il 67% degli
italiani cinque anni fa leggeva il giornale, oggi sono diventati
solo il 45,5%. Di contro crescono i contatti delle testate online
+2,1%. Lo rivelano i dati del Rapporto Censis/Ucsi "I media siamo
noi: l'inizio dell'era biomediatica", presentato oggi a Roma.
La free press perde l'11,8% di lettori (25,7% di utenza), -1% i
settimanali (27,5% di utenza), +1% i mensili (19,4% di utenza). Non
va meglio con i libri; l'editoria libraria registra un calo del
6,5%, meno della metà degli italiani legge almeno un libro all'anno
(49,7%) mentre crescono gli e-book (+1%) E proprio tra i
giovani la disaffezione per la carta stampata è più grave: tra il
2011 e il 2012 i lettori di quotidiani di 14-29 anni sono diminuiti
dal 35% al 33,6%, quelli di libri dal 68% al 57,9%.
I social network trascinano su internet il 62,1% degli
italiani (erano il 27,8% dieci anni fa, nel
2002). Internet è il mezzo con il massimo tasso di incremento
dell'utenza tra il 2011 e il 2012 (+9%). Il dato sale nettamente
nel caso dei giovani (90,8%), delle persone più istruite, diplomate
o laureate (84,1%), e dei residenti delle grandi città, con più di
500.000 abitanti (74,4%). Gli iscritti a Facebook passano dal 49%
dello scorso anno all'attuale 66,6% degli internauti, ovvero il
41,3% degli italiani e il 79,7% dei giovani. YouTube, che nel 2011
raggiungeva il 54,5% di utenti tra le persone con accesso a
Internet, arriva ora al 61,7%, pari al 38,3% della popolazione
complessiva e al 79,9% dei giovani. "Il notevole sviluppo di
Internet (sia del numero degli utenti, sia delle sue applicazioni,
che ormai permeano ogni aspetto della nostra vita quotidiana), il
web 2.0, i social network, la miniaturizzazione dei dispositivi
hardware e la proliferazione delle connessioni mobili hanno
esaltato il primato del soggetto. - si legge - L'individuo si
specchia nei media (ne è il contenuto)
creati dall'individuo stesso (che ne è anche il
produttore). Siamo noi stessi a costruirci i nostri palinsesti
multimediali personali, tagliati su misura in base alle nostre
esigenze e preferenze".