Rsf: “In Italia cento giornalisti minacciati, 14 sotto scorta”

03mag2011
Il commento di Domenico Affinto, vicepresidente di Reporter senza frontiere alla presentazione del rapporto: "L'Italia è l'unico Paese europeo in cui i giornalisti vengono minacciati di morte"

MILANO - "Sono un centinaio i giornalisti minacciati ogni anno dalla criminalità organizzata in Italia, 14 sono costretti a vivere sotto scorta. L'Italia è l'unico Paese europeo in cui i giornalisti vengono minacciati di morte". E' il commento di Domenico Affinto, vicepresidente di Reporter senza frontiere, intervenuto questa mattina alla presentazione del annuale rapporto sulla libertà di stampa dell'associazione (vedi lancio precedente).

Una situazione particolarmente grave in Sicilia, Calabria e Campania dove finiscono nel mirino i cronisti che scrivono di mafia, camorra e 'ndrangheta. "Ci sono stati centinaia di casi di minacce, lettere anonime, penumatici squarciati e macchine bruciate -si legge nel rapporto, all'interno del capitolo dedicato all'Italia- Tutti i giornalisti che scrivono di queste associazioni criminali sono stati minacciati". "Le istituzioni rispondono assegnando, quando necessario, le scorte. E il sindacato dei giornalisti interviene facendo informazione sul tema -riprende Affinito-. Ma la politica dovrebbe fare di più". (is)