Rsf: “In Italia cento giornalisti minacciati, 14 sotto scorta”
MILANO - "Sono un centinaio i giornalisti minacciati ogni anno
dalla criminalità organizzata in Italia, 14 sono costretti a vivere
sotto scorta. L'Italia è l'unico Paese europeo in cui i giornalisti
vengono minacciati di morte". E' il commento di Domenico Affinto,
vicepresidente di Reporter senza frontiere, intervenuto questa
mattina alla presentazione del annuale rapporto sulla libertà di
stampa dell'associazione (vedi lancio precedente).
Una situazione particolarmente grave in Sicilia, Calabria e
Campania dove finiscono nel mirino i cronisti che scrivono di
mafia, camorra e 'ndrangheta. "Ci sono stati centinaia di casi di
minacce, lettere anonime, penumatici squarciati e macchine bruciate
-si legge nel rapporto, all'interno del capitolo dedicato
all'Italia- Tutti i giornalisti che scrivono di queste associazioni
criminali sono stati minacciati". "Le istituzioni rispondono
assegnando, quando necessario, le scorte. E il sindacato dei
giornalisti interviene facendo informazione sul tema -riprende
Affinito-. Ma la politica dovrebbe fare di più". (is)