"Giornalismo per il sociale 2011": ecco i vincitori
MILANO - Multiculturalità, immigrazione, mafia e disabilità sono
alcune delle "emergenze" raccontate dai vincitori del premio
Sodalitas "Giornalismo per il sociale 2011", giunto alla nona
edizione e dedicato agli operatori dell'informazione che si sono
distinti per aver approfondito temi di particolare rilevanza
sociale e umanitaria. 288 i giornalisti partecipanti, 450 gli
elaborati inviati, 4 i giornalisti premiati (più una studentessa
della Scuola di giornalismo) e 3 le menzioni speciali tra le quali,
per la prima volta, una dedicata alla fotografia.
I premi sono andati a Anna Alberti (Marie Claire) per il servizio
"E se l'ombelico del mondo fosse qui?" dedicato alla storia
dell'Esquilino Young Orchestra, ensemble multietnico di giovani
attori e musicisti di origine straniera; Gabriele Lo Bello di "Tg2
Storie" per il servizio "A cento passi dal Vesuvio", che racconta
l'avventura di tre emittenti radiofoniche anti-clan (Radio Siani,
Radio Onda Pazza, Radio Sca); Marialuisa Pezzali del
programma "Italia in controluce" di Radio24, per il servizio "La
cucina che fa bene" sul "Ristorante" di Settimo Torinese dove
lavorano persone affette da disturbi psichici; Giorgio Fontana per
"Via Padova", cronaca della vita quotidiana in uno dei quartieri
più multietnici di Milano pubblicata sul portale mixamag.it. Nella
categoria Giovani giornalisti, è stata premiata Alessandra Dal
Monte (Scuola di giornalismo Walter Tobagi di Milano) per il
servizio "Che fatica pagare gli alimenti: papà separati, i nuovi
poveri", sulle storie degli ormai 50mila padri separati in
difficoltà economica, che spesso finiscono nei dormitori.
Menzioni speciali per Veronica Bianchini (Vanity Fair) con il
servizio "Se le lettere ballano, io non valgo" sulle storie dei
bambini dislessici e delle loro famiglie"; Milla Prandelli
dell'associazione "Kissing the sky" con il servizio fotografico
"Sguardi di pace. Guardiani di pace. Viaggio in Afghanistan al
seguito delle forze armate italiane", che racconta il lavoro dei
nostri militari in supporto alla popolazione afghana; Riccardo
Staglianò (Repubblica.it), per il servizio "Una giornata italiana
(che succederebbe se non ci fossero più gli immigrati)", un format
"cross-mediale" con testo, audio, video e animazione che consente
al lettore di decidere il percorso della storia, composto da 24
fotogallerie con audio originale da circa 2 minuti l'una, più
altrettante schede di testo e tre testi "generali" sul tema con
cartine geografiche e una cronologia interattiva.
"Il Premio è come un osservatorio prezioso per monitorare
l'attenzione che i mezzi di informazione dedicano alle emergenze
sociali -ha dichiarato Ugo Castellano, consigliere delegato di
Fondazione Sodalitas-. Quest'anno sembra che alcuni temi come la
droga, l'Aids, il bullismo, seppure tutt'altro che risolti, siano
usciti dall'agenda del Paese. Sono invece balzati alla ribalta
altri problemi come le nuove povertà, il precariato,
l'immigrazione, il sovraffollamento delle carceri". La giuria,
presieduta da Stefano Zamagni, presidente di agenzia per le Onlus,
ha assegnato un premio speciale anche a Enrico Mentana, direttore
del Tg di La7. Info: www.sodalitas.it (ar)