Media e rom, c'è approssimazione. Natale: “E' frutto di ignoranza e fretta”
ROMA - "La formazione è l'unico modo per uscire da una
condizione di approssimazione, superficialità, razzismo talvolta
involontario". Così Roberto Natale, presidente Fnsi, all'apertura
della prima giornata di tre dedicata ai mondo dei rom e rivolta ai
giornalisti "NewsROM - Informazione senza pregiudizi",
un'iniziativa organizzata dall'associazione giornalisti Scuola di
Perugia nell'ambito della campagna Dosta! Promossa dal Consiglio
d'Europa e finanziata dall'Unar. Per Natale, il problema principale
oggi del linguaggio giornalistico è l'approssimazione. "Il
linguaggio viene usato con quella superficialità che spesso deriva
dall'ignoranza e dalla fretta - ha spiegato -. Una delle cose più
interessanti che venivano dette questa mattina era quella del fatto
che bisogna studiare prima che veniamo mandati a seguire un tema.
Per questo l'importanza di un'iniziativa di formazione come quella
di oggi, uno dei tanti frutti dell'impegno del giornalismo italiano
cresciuto negli ultimi anni per contrastare i rischi di xenofobia e
razzismo".
Ad oggi, ha ricordato Natale, sono diverse le iniziative per
rispondere a questo tipo di esigenze nel mondo del giornalismo.
"Come Federazione della stampa e come ordine dei giornalisti
abbiamo fatto la Carta di Roma varata due anni fa e non casualmente
una delle parti principali della carta è il glossario. Il problema
più generale nel costruire la carta abbiamo visto è che troppo
spesso usiamo i termini senza saper bene quello che diciamo. Non
dobbiamo vergognarci di ricominciare dalla definizioni". Per Paolo
Butturini, segretario Associazione Stampa Romana, è necessario oggi
ripartire proprio dai documenti come la Carta di Roma. "Forse è il
caso di ricominciare a parlare di queste carte - ha affermato -, di
metterle in pratica altrimenti restano lettera morta. La crisi del
nostro mestiere proviene da tanti fattori, ma anche dal non
riconoscere più il valore sociale dell'informazione e di questo
mestiere. Dobbiamo ricostruire un tessuto culturale". Infine
Butturini ha rilanciato una proposta fatta già in altre occasioni.
"Ci piacerebbe fare un vademecum da dare ai giornalisti del Lazio -
ha concluso -, raccontando chi è il popolo rom. È una di quelle
possibili iniziative che servono a ricostruire una cultura
dell'informazione".
(Leggi tutti i lanci sul sito www.redattoresociale.it, nel notiziario del 23.03.2011)