Criminali o sportivi: così i Tg dell’Emilia Romagna vedono gli immigrati

22mar2011
Lo rivela un report condotto dal Corecom e dalla regione. Quasi la metà delle notizie in cui si parla di stranieri sono di cronaca nera. L’unico altro ambito in cui compaiono è lo sport. E nelle redazioni c’è un solo giornalista straniero

BOLOGNA - Stranieri uguale criminalità. È questa l'equazione che ancora domina i telegiornali dell'Emilia Romagna. Le notizie di cronaca nera sono quasi la metà di quelle in cui compaiono gli immigrati, seguite a lunga distanza dallo sport. Invisibili invece gli stranieri che non commettono reati, e invisibili anche i giornalisti stranieri: su 18 emittenti, solo una redazione ha un inviato di orgine straniera. Sono questi in sintesi i risultati del report "L'immagine degli immigrati nei telegiornali dell'Emilia-Romagna", condotto dal Corecom e dalla regione Emilia-Romagna e curato da Rossella Tirotta.
 
L'indagine è stata condotta sulle edizioni del giorno e della sera dei telegiornali di 18 emittenti. In totale sono stati analizzati 407 tg nella prima settimana di agosto e nella prima di settembre. Nel complesso, ad agosto su 483 notizie che parlano di immigrati, 219 sono relative a episodi di criminalità. L'argomento sportivo è l'unico a poter vantare una sensibile presenza, con 38 servizi. A settembre, la tendenza a riportare fatti criminosi cala leggermente, mentre, nonostante a livello di categoria cresca quello politico/istituzionale, non si può dire lo stesso sul fronte degli argomento trattati. Su 433 notizie in generale, 201 sono sulla devianza. Per il resto, immutato il trend di agosto che mette in risalto, anche per la prima settimana di settembre, l'attenzione allo sport, con 29 servizi. Appaiono invece del tutto secondarie due tematiche: il contributo dei lavoratori migranti nell'economia regionale e la forte presenza di giovani di seconda generazione nelle scuole.
 
Non sorprende quindi che gli immigrati siano interpellati molto raramente dai giornalisti dei tg, e a prendere parola sono nella maggior parte dei casi atleti e sportivi. A parlare al posto loro invece sono giornalisti, forze dell'ordine, politici e sindacalisti. Nelle due settimane campione, dove il tempo concesso alle notizie sull'immigrazione è di circa 10 ore, i cittadini stranieri hanno parlato solo per 34 minuti (5%). Nel mese di agosto gli immigrati che hanno preso parola sono stati soprattutto sportivi (64%), esercenti stranieri in seguito all'ordinanza anti-alcol di Bologna (17%) ed altri che hanno espresso la loro opinione su iniziative culturali, infine alcuni sono intervenuti per la riqualificazione urbana di Piazzale Inzani a Parma (4%). A settembre viene confermata la supremazia degli sportivi (58%), opinioni su regolarizzazione colf e badanti, alla polemica sulle condizioni igienico-sanitarie del campo nomadi di Reggio Emilia e alle proteste di fronte al Consolato del Marocco a Bologna. E l'assenza degli stranieri si rispecchia anche dietro lo schermo, dove mancano sia come anchorman che come inviati. Unica eccezione, la presenza di una giornalista inviata nell'edizione serale del mese di agosto. A quanto pare, tutti parlano quindi di immigrazione tranne gli immigrati stessi. (marika di cristina)