Criminali o sportivi: così i Tg dell’Emilia Romagna vedono gli immigrati
BOLOGNA - Stranieri uguale criminalità. È questa l'equazione che
ancora domina i telegiornali dell'Emilia Romagna. Le notizie di
cronaca nera sono quasi la metà di quelle in cui compaiono gli
immigrati, seguite a lunga distanza dallo sport. Invisibili invece
gli stranieri che non commettono reati, e invisibili anche i
giornalisti stranieri: su 18 emittenti, solo una redazione ha un
inviato di orgine straniera. Sono questi in sintesi i risultati del
report "L'immagine degli immigrati nei telegiornali
dell'Emilia-Romagna", condotto dal Corecom e dalla regione
Emilia-Romagna e curato da Rossella Tirotta.
L'indagine è stata condotta sulle edizioni del giorno e della sera
dei telegiornali di 18 emittenti. In totale sono stati analizzati
407 tg nella prima settimana di agosto e nella prima di settembre.
Nel complesso, ad agosto su 483 notizie che parlano di immigrati,
219 sono relative a episodi di criminalità. L'argomento sportivo è
l'unico a poter vantare una sensibile presenza, con 38 servizi. A
settembre, la tendenza a riportare fatti criminosi cala
leggermente, mentre, nonostante a livello di categoria cresca
quello politico/istituzionale, non si può dire lo stesso sul fronte
degli argomento trattati. Su 433 notizie in generale, 201 sono
sulla devianza. Per il resto, immutato il trend di agosto che mette
in risalto, anche per la prima settimana di settembre, l'attenzione
allo sport, con 29 servizi. Appaiono invece del tutto secondarie
due tematiche: il contributo dei lavoratori migranti nell'economia
regionale e la forte presenza di giovani di seconda generazione
nelle scuole.
Non sorprende quindi che gli immigrati siano interpellati molto
raramente dai giornalisti dei tg, e a prendere parola sono nella
maggior parte dei casi atleti e sportivi. A parlare al posto loro
invece sono giornalisti, forze dell'ordine, politici e
sindacalisti. Nelle due settimane campione, dove il tempo concesso
alle notizie sull'immigrazione è di circa 10 ore, i cittadini
stranieri hanno parlato solo per 34 minuti (5%). Nel mese di agosto
gli immigrati che hanno preso parola sono stati soprattutto
sportivi (64%), esercenti stranieri in seguito all'ordinanza
anti-alcol di Bologna (17%) ed altri che hanno espresso la loro
opinione su iniziative culturali, infine alcuni sono intervenuti
per la riqualificazione urbana di Piazzale Inzani a Parma (4%). A
settembre viene confermata la supremazia degli sportivi (58%),
opinioni su regolarizzazione colf e badanti, alla polemica sulle
condizioni igienico-sanitarie del campo nomadi di Reggio Emilia e
alle proteste di fronte al Consolato del Marocco a Bologna. E
l'assenza degli stranieri si rispecchia anche dietro lo schermo,
dove mancano sia come anchorman che come inviati. Unica eccezione,
la presenza di una giornalista inviata nell'edizione serale del
mese di agosto. A quanto pare, tutti parlano quindi di immigrazione
tranne gli immigrati stessi. (marika di cristina)