Il futuro della tv? "Ripartire dai contenuti educativi"

28nov2011
Al seminario di Capodarco l'analisi di Panarari, autore di “L’egemonia sottoculturale": "Sono i cittadini a chiederlo e per fare questo servono più giornalisti, che abbiano spirito critico, occorre uno sforzo di creatività"

CAPODARCO DI FERMO - Rimettere contenuti educativi dentro la tv generalista. E' questa la strada da seguire in futuro secondo Massimiliano Panarari, docente di Analisi del linguaggio politico e autore del libro "L'egemonia sottoculturale" (Einaudi). Panarari è intervenuto al seminario di formazione per giornalisti di Redattore Sociale "Bulimie" (vedi lanci precedenti), che si è concluso ieri a Capodarco di Fermo. "La tv - ha spiegato - è nata come monopolio pubblico, in bianco e nero, pedagogica, senza alcun ruolo da parte dell'economia. Poi sono arrivati i canali locali, ed è diventata cruciale la pubblicità. Per vendere bisogna allargare l'audience, così è diventato controproducente l'aspetto pedagogico. La tv si è imbevuta di storie ed esperienza personali, puntando sull'emozione. E da lì la si è usata per il consenso elettorale. La tv ha intercettato il bisogno delle persone di urlare la propria esistenza e ha conquistato la fiducia degli spettatori. Ma così si è affermata una straordinaria manipolazione".

Qualche esempio? "Amici di Maria de Filippi, o Uomini e donne". Poi sono arrivati i reality, l'entartainment travestito da informazione ("Porta a porta"). Ma la soluzione non è fare a meno della televisione: "Ne abbiamo bisogno, e resta comunque la principale finestra informativa della maggior parte della popolazione". La soluzione? "Provare a rimettere contenuti educativi al centro del servizio pubblico. Sono i cittadini a chiederlo e per fare questo servono più giornalisti, che abbiano spirito critico, occorre uno sforzo di creatività".

L'invito a fare uno sforzo di creatività è stato raccolto da Roberto Natale, presidente della Fnsi: "In tv oggi abbiamo tantissima quantità ma poca qualità. Questo non è casuale, ma è frutto di un pauroso processo di svuotamento a cui ha concorso il servizio pubblico". Processo che richiede necessariamente un'inversione di tendenza"

Durante la sessione, è stato proiettato un estratto del video "Il corpo delle donne", realizzato da lorella Zanardo nel maggio del 2009. Il documentario racconta dettagliatamente la distorsione procurata dalla televisione sull'immagine e sul ruolo della donna, con l'intento di innalzare il livello di consapevolezza, soprattutto nei giovani. "Ho capito - ha detto la Zanardo - che il veleno nella televisione italiana si è instillato poco a poco, nell'arco di trent'anni. E mi sono chiesta: ma noi eravamo distratti? Che cosa facevamo di più importante? Perché accettiamo l'umiliazione continua? Queste immagini hanno plasmato le persone e questa è una tragedia". Il documentario viene proiettato e discusso nelle scuole di tutta Italia, dove Lorella Zanardo tiene corsi di media education.

Guarda i video con l'intervento di Massimiliano Panarari