“Siamo una casta di poveracci”: giornalisti in piazza a Firenze

07ott2011
Al cinema Odeon i precari di tutta Italia danno vita alla Carta di Firenze per combattere “salari da fame”. Presidio in piazza della Signoria. Iacopino (Odg): “Procedimenti disciplinari ai direttori che sfruttano"

FIRENZE - "L'Italia si è commossa per i 3,95 euro l'ora percepiti dalle operaie di Barletta" ma è opportuno sapere che "i giornalisti vengono pagati meno di 3,95 euro l'ora. Gran parte dell'opinione pubblica ci considera una casta, ma non si rende conto che siamo una casta di poveracci" dove ci sono "colleghi che vengono pagati 50 centesimi a pezzo, oppure 1,03 euro, 2 euro o 5 euro" e dove "i contrattualizzati sono soltanto il 20-25%". Con queste parole il presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti Enzo Iacopino ha presentato il 6 ottobre a Firenze la due giorni 'Giornalisti e giornalismi', la manifestazione organizzata da Odg nazionale, Odg Toscana, Fnsi e Assostampa Toscana che ha chiamato a raccolta giornalisti da tutta Italia per concorrere alla creazione della 'Carta di Firenze', uno strumento deontologico innovativo per disciplinare modelli virtuosi di collaborazione tra giornalisti e cooperazione con editori per cementare ancora la fiducia tra stampa e lettori.

La Carta normerà condotte e comportamenti che potranno diventare anche oggetto di procedimento disciplinare ordinistico o sindacale in caso di violazione. "La Carta di Firenze - ha detto Iacopino - ci darà gli strumenti per aprire procedimenti disciplinari nei confronti di direttori, caporedattori e capiservizio e di chiunque si presterà a fare da caporale in questo settore e chiedere pezzi che vengono pagati pochissimo".

La due giorni si è aperta con un messaggio del Presidente della Repubblica Giorgi Napolitano: "Il Presidente - ha detto Iacopino - è molto attento a queste due tematiche, la delicatezza dell'informazione e i diritti dei lavoratori, e mi è stato annunciato che lancerà un messaggio ben preciso con poche parole". Alla due giorni è previsto anche un video messaggio dell'attrice Luciana Littizzetto, "precaria della Rai", come l'ha definita Iacopino.

Alle 14 di venerdì 7 ottobre si terrà un presidio in piazza della Signoria promosso dal gruppo dei giornalisti precari toscani e da Assostampa Toscana. "Oggi noi giornalisti siamo in gran parte precari - spiega il gruppo di giornalisti toscani - Non abbiamo contratto, le retribuzioni sono da fame (spesso guadagniamo meno dei 'colleghi' precari dei call center), niente ferie, niente indennità di malattia o invalidità, i contributi per la pensione sono un miraggio, diritti di maternità e paternità manco a parlarne. Il problema non è solo nostro, ma soprattutto di chi i giornali li legge: un giornalista precario è ricattabile, non può garantire un'informazione libera, indipendente e autonoma. Un giornalista precario, che per sbarcare il lunario deve fare in fretta tre, quattro, cinque articoli al giorno, non garantisce l'accuratezza e il rigore ai quali i lettori hanno diritto". A Firenze è previsto l'arrivo di oltre 250 giornalisti precari da tutta Italia.