Da Ordine e Fnsi un’associazione per promuovere la “Carta di Roma”
ROMA - Mancano ancora gli ultimi particolari, qualche rigo da
sistemare, la definizione delle quote per aderire, di come cooptare
le parti istituzionali, ma il resto è pronto: sta per nascere
l'Associazione "Carta di Roma", la rappresentanza collettiva
di enti e associazioni che s'impegna a "diffondere, consolidare e
dare attuazione" all'ultima carta deontologica promossa da Ordine e
Fnsi e in collaborazione con l'Alto Commissariato delle Nazioni
Unite per i rifuguati (Unhcr) su richiedenti asilo, rifugiati,
vittime delle tratta e migranti. Associazioni, ong e molto
probabilmente anche rappresentanze delle redazioni giornalistiche
più sensibili al tema - oltre a Ordine e sindacato - avranno come
obiettivo quello di promuovere iniziative volte ad "assicurare una
responsabilità sociale dell'informazione sui temi dell'immigrazione
e dell'asilo" e, più in generale, il rispetto delle minoranze, la
correttezza dell'informazione e il superamento degli
stereotipi.
In pratica saranno loro il motore della Carta di Roma
sull'immigrazione, il volano che dovrà fare in modo che le
indicazioni e i suggerimenti vincolanti contenuti nel documento
approvato da Ordine e sindacato non restino lettera morta. Mentre,
nello stesso tempo, dovranno mettere in grado di lavorare
quell'Osservatorio permanente nato in seno ad alcune università
italiana (in prima fila la facoltà di Scienze della Comunicazione
della Sapienza di Roma) che avrà come obiettivo il monitoraggio
periodico di stampa e tv. Un gruppo di ricerca che nella pratica si
è già messo al lavoro per tempo: già nel dicembre scorso sono
stati resi noti i primi dati, ed altri verranno aggiornati proprio
il 20 di luglio nella sala della Stampa Estera, a Roma, dove Ordine
nazionale dei giornalisti e Fnsi hanno deciso di rendere pubblici i
passi avanti mossi dalla nascente associazione. Ce n'è bisogno:
"Una gigantografia, quella dell'immigrazione e della presenza
straniera in Italia - viene spiegato nel rapporto del dicembre 2009
coordinato da Marco Binotto, Marco Bruno e Valeria Lai, sotto la
direzione del professor Mario Morcellini della Sapienza -
appiattita sulla dimensione dell'emergenza, della sicurezza e di
una visione "naturalmente" problematica del fenomeno (…). La
ricerca conferma i risultati delle rilevazioni svolte negli ultimi
20 anni. L'immagine dell'immigrazione fornita dai mezzi
d'informazione sembra congelata. Appare sempre ancorata a modalità,
notizie e stili narrativi e a tic e stereotipi esasperatamente
uguali. Le notizie di cronaca nera o giudiziaria sono ancora
maggioritarie nella trattazione dei quotidiani raggiungendo quasi
il 60% nelle edizioni dei telegiornali, un livello mai rilevato in
passato".
Il protocollo che sta per essere approvato prevede attività di
formazione rivolta agli operatori della comunicazione, attività di
ricerca e monitoraggio (l'Osservatorio, appunto), l'istituzione di
premi speciali e iniziative volte a favorire un'informazione
corretta e responsabile. Nell'incontro del 20 luglio verrà anche
presentato uno studio specifico sui fatti di Rosarno del gennaio
2010. (ms)