Da Ordine e Fnsi un’associazione per promuovere la “Carta di Roma”

08lug2010
Nasce la rappresentanza di enti e associazioni che s’impegna a “diffondere, consolidare e dare attuazione” all’ultima carta deontologica su richiedenti asilo, rifugiati, vittime delle tratta e migranti

ROMA - Mancano ancora gli ultimi particolari, qualche rigo da sistemare, la definizione delle quote per aderire, di come cooptare le parti istituzionali, ma il resto è pronto: sta per nascere l'Associazione  "Carta di Roma", la rappresentanza collettiva di enti e associazioni che s'impegna a "diffondere, consolidare e dare attuazione" all'ultima carta deontologica promossa da Ordine e Fnsi e in collaborazione con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifuguati (Unhcr) su richiedenti asilo, rifugiati, vittime delle tratta e migranti. Associazioni, ong e molto probabilmente anche rappresentanze delle redazioni giornalistiche più sensibili al tema - oltre a Ordine e sindacato - avranno come obiettivo quello di promuovere iniziative volte ad "assicurare una responsabilità sociale dell'informazione sui temi dell'immigrazione e dell'asilo" e, più in generale, il rispetto delle minoranze, la correttezza dell'informazione e il superamento degli stereotipi.

In pratica saranno loro il motore della Carta di Roma sull'immigrazione, il volano che dovrà fare in modo che le indicazioni e i suggerimenti vincolanti contenuti nel documento approvato da Ordine e sindacato non restino lettera morta. Mentre, nello stesso tempo, dovranno mettere in grado di lavorare quell'Osservatorio permanente nato in seno ad alcune università italiana (in prima fila la facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza di Roma) che avrà come obiettivo il monitoraggio periodico di stampa e tv. Un gruppo di ricerca che nella pratica si è già messo al lavoro per tempo:  già nel dicembre scorso sono stati resi noti i primi dati, ed altri verranno aggiornati proprio il 20 di luglio nella sala della Stampa Estera, a Roma, dove Ordine nazionale dei giornalisti e Fnsi hanno deciso di rendere pubblici i passi avanti mossi dalla nascente associazione. Ce n'è bisogno: "Una gigantografia, quella dell'immigrazione e della presenza straniera in Italia - viene spiegato nel rapporto del dicembre 2009 coordinato da Marco Binotto, Marco Bruno e Valeria Lai, sotto la direzione del professor Mario Morcellini della Sapienza -  appiattita sulla dimensione dell'emergenza, della sicurezza e di una visione "naturalmente" problematica del fenomeno (…).  La ricerca conferma i risultati delle rilevazioni svolte negli ultimi 20 anni. L'immagine dell'immigrazione fornita dai mezzi d'informazione sembra congelata. Appare sempre ancorata a modalità, notizie e stili narrativi e a tic e stereotipi esasperatamente uguali. Le notizie di cronaca nera o giudiziaria sono ancora maggioritarie nella trattazione dei quotidiani raggiungendo quasi il 60% nelle edizioni dei telegiornali, un livello mai rilevato in passato".

Il protocollo che sta per essere approvato prevede attività di formazione rivolta agli operatori della comunicazione, attività di ricerca e monitoraggio (l'Osservatorio, appunto), l'istituzione di premi speciali e iniziative volte a favorire un'informazione corretta e responsabile. Nell'incontro del 20 luglio verrà anche presentato uno studio specifico sui fatti di Rosarno del gennaio 2010. (ms)