Immigrati, si allenta il binomio con l'emergenza sicurezza
ROMA - Sulla stampa italiana si è allentato il binomio
immigrazione uguale "emergenza sicurezza". Ma questo diminuito
allarmismo "è frutto di un'agenda politica che nei primi quattro
mesi del 2010 ha tagliato fuori la vicenda migratoria dal proprio
calendario piuttosto che di un calo di attenzione da parte dei
quotidiani". A commentare i risultati dell'indagine presentata oggi
dell'Osservatorio Carta di Roma sulle prime pagine di sei testate
nazionali è Laura Boldrini, portavoce italiana dell'Alto
commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). La
ricerca parla infatti di una "normalizzazione" dei media
nell'approccio al tema immigrazione, con la situazione italiana che
si va omologando a uno scenario di tipo europeo: una situazione
"ordinaria, tranquilla e silenziosa, interrotta da quelle fiammate
di rivolta che appaiono maggiormente notiziabili". Ma "la notizia
compare all'improvviso, come fosse sempre la prima volta, viene
rapidamente consumata e altrettanto rapidamente scompare senza che
ne vengano seguiti gli sviluppi", si legge nella sintesi. Per il
caso Rosarno, ad esempio, "solo una settimana di attenzione e poi
il terremoto di Haiti".
Dalla ricerca - condotta da una rete di studiosi delle università
di Roma (Sapienza e Lumsa), Torino, Bergamo, Verona, Firenze,
Palermo e Bologna - si evince anche "una scarsa attitudine a
verificare le dichiarazioni di fonte istituzionale", dice Roberto
Natale, segretario della Federazione nazionale stampa italiana
(Fnsi). Emblematica, ad esempio, la rara ricerca di un riscontro
alle affermazioni governative in merito alla percentuale di
'clandestini' presenti a Rosarno, "dove in realtà il 70% degli
stranieri era in possesso di un regolare permesso di soggiorno o di
protezione internazionale", aggiunge Laura Boldrini. Ma Rosarno ha
segnato anche "una brutta pagina del giornalismo italiano, con il
ritorno della parola 'negro' su una testata nazionale", continua la
rappresentate dell'Unhcr. Ed emblematico è anche "il caso delle
dichiarazioni di Roberto Maroni alla festa della polizia", cita
ancora Natale: il ministro dell'Interno ha ricordato la diminuzione
del 90% degli sbarchi sottolineando che "così facendo si sono
salvate molte vite umane", quando per l'Unhcr i respingimenti e la
stretta sul canale di Sicilia hanno "dimezzato le domande di asilo
di persone che nel loro Paese sono perseguitate".
Questa è la seconda uscita pubblica dell'Osservatorio Carta di
Roma: un appuntamento che "si spera possa continuare a essere
semestrale - si auspica il segretario dell'Fnsi -. Non ci
interessano le pagelle, ma i meccanismi dell'informazione italiana
e i vizi da correggere". Roberto Natale ha poi ricordato la nascita
dell'Ansi (Associazione nazionale stampa interculturale),
anticipando che dopo l'estate si costituirà anche l'associazione
Carta di Roma (di cui faranno parte, oltre a Fnsi e Unhcr, anche
Caritas, Arci e altre realtà che si occupano di immigrazione). Un
ultimo accenno, infine, "all'importanza della formazione dei
giornalisti su questi temi e all'informazione locale nel futuro
dell'osservatorio". Proprio da una ricerca dell'Istituto Paralleli
di Torino sulla stampa piemontese, presentata sempre questa
mattina, si evince infatti che i media locali hanno un maggior
bilanciamento tra "bad news e good news" in materia di immigrazione
e una maggiore attenzione ad argomenti come
la multiculturalità e l'intercultura. (mt)