Gonzales: "La metà degli iscritti all'ordine sono free lance"
MILANO - Crisi dei giornali, identità della professione,
trattamento delle notizie: come si può essere "Giornalisti
nonostante?". Al via al villaggio Barona di Milano la quarta
edizione del seminario "Redattore sociale Milano", con l'analisi
del presidente dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia, Letizia
Gonzales, e con la sferzata dell'assistente sociale Gabriella
Gabrielli di fronte a più di 200 giornalisti: "Siete superficiali,
incalzanti, frettolosi: imparate ad ascoltare". "Con la stampa ho
un rapporto difficile - confessa Gabrielli , assistente sociale
esperta di servizi per i minori e le famiglie che lavora presso il
Comune di Milano e la Cooperativa Comin-: se un giornalista suona
al mio campanello il mio problema è capire se attraverso la rete
fognaria ho una via di fuga. I pregiudizi nei confronti dei
giornalisti sono verissimi: ma perché è così? Vedo che vi
comportate in modo subdolo come gente che attribuisce cose
improprie o non dette, che mi chiede informazioni che, in base al
mio codice deontologico, non posso dare. Poi mi fate paura
perché vi sento superficiali, incalzanti, frettolosi, poco
accurati, pronti a scrivere frasi fatte, a scrivere prima di aver
capito. Volete dire, non ascoltare chi vi sta davanti. Poi -
continua Gabrielli - vi vedo solo in occasione del 'fattaccio', a
voi la positività non interessa. Dovreste, invece, imparare a dare
una dimensione più ampia ai vostri approfondimenti, entrando in
risonanza con quello che vi viene detto. A volte siete anche
ignoranti: dovete conoscere la materia e informarvi sulle norme del
mondo di cui parlate, perché a volte si leggono cose che non stanno
né in cielo né in terra. Dovete allargare, non limitarvi alle
dieci righe. Oppure, se avete solo quelle, essere bravi a far
trasparire la complessità delle vicende della realtà. Mai
semplificare, ma cogliere la complessità".
"La nostra categoria vive un grande disagio - riconosce il
presidente dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia, Letizia
Gonzales-: la metà degli iscritti all'ordine sono free lance,
giornalisti in una terra di mezzo, che si trovano a vivere un
passaggio epocale coincidente con il cambio del modo fare
giornalismo e con la crisi economica, un momento storico che cambia
i modi di fare giornalismo. Secondo una ricerca svolta da Enrico
Finzi il pubblico percepisce negativamente la figura del
giornalista, ma al contempo esprime una grande domanda di
approfondimento e la necessità di capire il grande mondo che ci
circonda. Oggi il giornalista deve saper stare a cavallo delle
figure tradizionali: deve saper scrivere e, rapidamente,
trasformare il suo linguaggio per internet o per gli sms. Però c'è
il problema dell'essere pagati, del vedersi riconosciuti gli scatti
di anzianità professionale e oggi non si hanno più i punti di
riferimento dei capi servizio e del direttore che, una volta,
seguivano e aiutavano i giovani all'inizio della professione".
L'appuntamento è seguito con diretta web dalle 9.30 su http://www.c6.tv/ e su
www.giornalisti.redattoresociale.it. (ar)