L’associazione della stampa interculturale si presenta

22feb2010
L’Ansi è stata riconosciuta il 5 febbraio come gruppo di specializzazione dalla Fnsi dopo un lungo percorso. Sono circa 500 gli operatori dei media interculturali. Natale (Fnsi): “Riconoscere il ruolo specifico dei colleghi venuti dall’estero"

TORINO - La presentazione dell'Ansi (Associazione Nazionale della Stampa Interculturale) e un seminario europeo "Stampa interculturale. Italia e Europa. Esperienze a confronto". Questi i due temi dell'incontro di venerdì 19 febbraio di Melting News, Informazione e Intercultura.
Riconosciuta ufficialmente come Gruppo di specializzazione dalla Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa) il 5 febbraio, l'Ansi nasce dopo un lungo percorso che ha visto protagonisti molti giornalisti, operatori dei media multiculturali (una realtà importante e in crescita nel nostro paese con circa 500 addetti), esperti del settore, il sindacato e l'Ordine nazionale dei Giornalisti.
 
"Dell'Ansi c'era bisogno - ha dichiarato Roberto Natale, presidente della Fnsi, Federazione Nazionale Stampa Italiana - Anche in tempi 'normali' ci sarebbe stato bisogno di riconoscere il ruolo specifico dei colleghi venuti dall'estero a lavorare in Italia. Oggi più che mai. La ricerca Swg sui 'giovani italiani nel vortice dei cambiamenti' segnala una preoccupante deriva xenofoba. Gli elementi che scatenano l'intolleranza sono i dati diffusi circa gli immigrati che delinquono, gli stereotipi negativi che degli immigrati si diffondono, e l'ignoranza, il rifiuto per ciò che non si conosce. Ebbene questi elementi dicono che noi giornalisti facciamo male il nostro lavoro, che la nostra informazione parla dell'immigrazione solo in negativo, in termini di criminalità".
 
La Fnsi con l'Ordine nazionale dei giornalisti ha fissato un punto fermo con la Carta di Roma, che ha nei suoi impegni principali la formazione dei giornalisti e il monitoraggio sulla copertura mediatica dei temi legati a immigrati, rifugiati, richiedenti asilo e vittime della tratta. "Le parole hanno un senso e un peso - ha concluso Natale - . L'Ansi sarà fondamentale per aiutarci a raggiungere e consolidare questi obiettivi".
 
Nel pomeriggio, due le significative esperienze europee del seminario europeo. Gustavo Franco Cruz, della Secretaria de Mitjans de l'Immigració - Sindicat de Periodistes de Catalunya (Spagna) ha sottolineato: "Nel nostro caso è stato il sindacato dei giornalisti della Catalogna a sollecitarci di costituire un Segretariato dei giornalisti immigrati. Tra i nostri obiettivi una proposta di legge per garantire i diritti di giornalisti e collaboratori e un tariffario minimo ma realistico da far rispettare agli editori".

Marjan Parvand, presidente di Neue deutsche Medienmacher (Germania): "Per prima cosa ci consideriamo dei professionisti - ha esordito -. Provvediamo alla formazione per le associazioni di immigrati su come relazionarsi e dialogare con i media. Abbiamo attivato programmi di tutoraggio per giovani di origine straniera che si avvicinano al mondo del giornalismo. Il metodo? Piccoli e specifici progetti che possono trovare più facilmente finanziamenti e accoglimento presso gli editori e che possono più ragionevolmente sperare di raggiungere gli obiettivi". (rf)