L’associazione della stampa interculturale si presenta
TORINO - La presentazione dell'Ansi (Associazione Nazionale
della Stampa Interculturale) e un seminario europeo "Stampa
interculturale. Italia e Europa. Esperienze a confronto". Questi i
due temi dell'incontro di venerdì 19 febbraio di Melting News,
Informazione e Intercultura.
Riconosciuta ufficialmente come Gruppo di specializzazione dalla
Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa) il 5 febbraio, l'Ansi
nasce dopo un lungo percorso che ha visto protagonisti molti
giornalisti, operatori dei media multiculturali (una realtà
importante e in crescita nel nostro paese con circa 500 addetti),
esperti del settore, il sindacato e l'Ordine nazionale dei
Giornalisti.
"Dell'Ansi c'era bisogno - ha dichiarato Roberto Natale, presidente
della Fnsi, Federazione Nazionale Stampa Italiana - Anche in tempi
'normali' ci sarebbe stato bisogno di riconoscere il ruolo
specifico dei colleghi venuti dall'estero a lavorare in Italia.
Oggi più che mai. La ricerca Swg sui 'giovani italiani nel vortice
dei cambiamenti' segnala una preoccupante deriva xenofoba. Gli
elementi che scatenano l'intolleranza sono i dati diffusi circa gli
immigrati che delinquono, gli stereotipi negativi che degli
immigrati si diffondono, e l'ignoranza, il rifiuto per ciò che non
si conosce. Ebbene questi elementi dicono che noi giornalisti
facciamo male il nostro lavoro, che la nostra informazione parla
dell'immigrazione solo in negativo, in termini di
criminalità".
La Fnsi con l'Ordine nazionale dei giornalisti ha fissato un punto
fermo con la Carta di Roma, che ha nei suoi impegni principali la
formazione dei giornalisti e il monitoraggio sulla copertura
mediatica dei temi legati a immigrati, rifugiati, richiedenti asilo
e vittime della tratta. "Le parole hanno un senso e un peso - ha
concluso Natale - . L'Ansi sarà fondamentale per aiutarci a
raggiungere e consolidare questi obiettivi".
Nel pomeriggio, due le significative esperienze europee del
seminario europeo. Gustavo Franco Cruz, della Secretaria de Mitjans
de l'Immigració - Sindicat de Periodistes de Catalunya (Spagna) ha
sottolineato: "Nel nostro caso è stato il sindacato dei giornalisti
della Catalogna a sollecitarci di costituire un Segretariato dei
giornalisti immigrati. Tra i nostri obiettivi una proposta di legge
per garantire i diritti di giornalisti e collaboratori e un
tariffario minimo ma realistico da far rispettare agli
editori".
Marjan Parvand, presidente di Neue deutsche Medienmacher
(Germania): "Per prima cosa ci consideriamo dei professionisti - ha
esordito -. Provvediamo alla formazione per le associazioni di
immigrati su come relazionarsi e dialogare con i media. Abbiamo
attivato programmi di tutoraggio per giovani di origine straniera
che si avvicinano al mondo del giornalismo. Il metodo? Piccoli e
specifici progetti che possono trovare più facilmente finanziamenti
e accoglimento presso gli editori e che possono più ragionevolmente
sperare di raggiungere gli obiettivi". (rf)