Premio L’Anello Debole, ecco i vincitori della sesta edizione
CAPODARCO DI FERMO - Una tragica vicenda di violenza domestica, la sofferenza dei "bambini stregoni" in Congo, la vita dei braccianti africani in Campania, il grido di libertà di un carcerato. E poi le delicate testimonianze dei familiari di pazienti in coma e una satira dell'omofobia dentro una famiglia "normale". Sono questi i temi delle sei opere - di cui quattro inedite - vincitrici del Premio L'Anello Debole, la cui sesta edizione si è conclusa ieri presso la Comunità di Capodarco di Fermo, dopo un Festival che nel fine settimana ha visto impegnati 126 giurati popolari alle prese con le votazioni dei 24 finalisti. Da quest'anno infatti i nomi dei vincitori sono usciti dal computo tra i voti della Giuria di qualità, composta da Giancarlo Santalmassi, don Vinicio Albanesi, Pino Corrias, Daniela De Robert, Andrea Pellizzari, Daniele Segre e quelli della Giuria popolare. Alla Giuria di Qualità è spettata l'assegnazione dei premi speciali.
Ecco dunque i vincitori sezione per sezione.
"Ritratto 03. Paola", di Jonathan Zenti (Suoni Quotidiani/Audiodoc)
in concorso per la sezione "Radio" si è
aggiudicato sia il premio speciale della Giuria di qualità che il
primo premio assoluto. Si tratta di un'opera inedita che nasce
nell'ambito del progetto "Ritratti", un lungo collage di storie
comuni e allo stesso tempo straordinarie per riflettere sull'unità
d'Italia al di fuori delle celebrazioni. Paola è la madre di
Monica, ragazza uccisa a calci e pugni dal suo compagno dopo una
lunga vita di violenza domestica. Ad accompagnare il suo racconto,
la registrazione della telefonata che la figlia fece al 113 poco
prima di venire uccisa: una testimonianza unica e
terribile.
Per la sezione TV, vincitore assoluto è
"L'inferno dei bimbi stregoni, di Stefano Liberti (Procon
Communication Group), opera inedita. Il reportage, girato a
Kinshasa nel maggio 2009, racconta il fenomeno dei bambini che
vengono accusati di stregoneria e sono mandati in strada spesso
dalle loro stesse famiglie. Il premio speciale della Giuria di
qualità invece va a "L'altro tempo" di Anna Carini, opera trasmessa
su Rai Tre nella rubrica "Racconti di vita". Il servizio è
ambientato nella Casa dei risvegli "Luca De Nigris" a Bologna, dove
si impara a vivere in un altro tempo, quello lento, quasi immobile
del coma.
Nella sezione "Corti della realtà ", il video
Campania d'Africa di Francesco Alesi, anch' esso inedito ha messo
tutti d'accordo aggiudicandosi sia il premio della Giuria che
quello assoluto. E' stato girato a Castel Volturno, la città con la
più alta percentuale di africani in Europa. Attraverso fotografie e
interviste viene offerto uno spaccato inusuale delle loro
vite.
Per la sezione "Corti di fiction", il vincitore
assoluto è "In my prison", di Alessandro Grande (Gem Produzioni),
opera trasmessa al Roma Fiction Fest. E' ambientato in carcere,
dove un detenuto trova una soluzione originale per sfuggire
all'angoscia che lo spinge verso la violenza o l'autodistruzione.
Il Premio speciale della Giuria di qualità va invece a "Di spalle",
di Mario Parruccini, opera inedita. Un'opera contro l'omofobia che
deve la sua forza soprattutto all'effetto sorpresa.
La cerimonia di premiazione, a cui hanno assistito più di 200
persone, è stata presentata da Andrea Pellizzari (Le Iene), il
quale ha colto l'occasione per mostrare al pubblico il bellissimo
video che lo vede protagonista nelle vesti del popolare "Mr Brown"
nella campagna per i bambini di Haiti in favore della Fondazione
Francesca Rava. Il video - visibile sul sito
www.mrbrownforhaiti.org - sarà in vendita da martedì 9 novembre con
il Corriere della Sera: questa di Capodarco è stata di fatto la
prima presentazione ufficiale.
Alla premiazione hanno partecipato quasi tutti gli autori delle 24
opere finaliste. Sono anche intervenuti i rappresentanti delle
istituzioni che, insieme alla Regione Marche, hanno sostenuto
economicamente la manifestazione: il presidente della Fondazione
Carifermo Amedeo Grilli, l'assessore alla Cultura della Provincia
di Fermo Giuseppe Buondonno, il sindaco di Fermo Saturnino Di
Ruscio. Ha inoltre partecipato Enrico Paniccià di "Giano", il
principale sponsor privato, insieme a "Steca Costruzioni" e "00
Group".
Il Festival ha avuto inoltre come partner "Corriere Tv", che ha
ospitato sulle sue pagine i 18 video finalisti pubblicando per vari
giorni la notizia nella home page di Corriere.it
(http://www.corriere.it/spettacoli/10_ottobre_20/anello_debole_bc3604f2-dc5d-11df-be1f-00144f02aabc.shtml).
Altri partner sono stati la Marche Film Commission, Corto Dorico e
il cinema Sala degli artisti di Fermo.
Tutti i video finalisti di questa e delle passate edizioni sono on
line sul sito:www.premioanellodebole.it.