I giornalisti presentano la Carta della pena

08set2011
Il nuovo documento deontologico per tutelare il diritto di cronaca e il diritto di detenuti ed ex-detenuti a ricostruirsi una nuova vita sarà presentato il 10 settembre dagli ordini di Lombardia ed Emilia Romagna

MILANO - Sì a un'informazione contro i pregiudizi sul carcere. I giornalisti della Lombardia e dell'Emilia Romagna da quest'estate devono osservare un nuovo codice deontologico: la "Carta del carcere e della pena". L'idea è stata appoggiata dalle associazioni legate al mondo del carcere e dai periodici carcerari "Carte Bollate" (della casa di reclusione di Bollate, Mi) e "Ristretti orizzonti" (della casa di reclusione di Padova). Due sono i punti decisi della Carta: "Comunicare le misure alternative alla reclusione, come la comunità, non come una forma di libertà ma una modalità di esecuzione della pena - spiega Mario Consani, giornalista del "Giorno" e consigliere dell'Ordine dei giornalisti lombardo -, sottolineando il basso tasso di recidiva per chi le segue". In secondo luogo, continua Consani, "rispettare il diritto all'oblio dei crimini di una persona affinché non rimanga per tutta la vita inchiodato al suo passato senza considerare il percorso di crescita".

Dalla neonata Carta anche l'obbligo di usare una terminologia appropriata per riferirsi alle varie fasi che accompagnano il reinserimento sociale. Stessa cosa vale quando il giornalista vuole riferirsi a una delle figure in divisa che opera all'interno del carcere, dagli agenti di polizia penitenziaria ai poliziotti. Importante è dare voce all'esperienze positive di ritorno alla libertà. 
Dal canto suo, il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti lavorerà alla formazione dei redattori per affrontare al meglio questi argomenti. Nei piani, anche un Osservatorio sull'informazione relativa al carcere.
Si impone la questione di internet. "Compito dei gestori di siti è tenere aggiornati i dati su persone e vicende in modo da non bollare per sempre la vita di una persona", sottolinea Mario Consani.

Il nuovo codice deontologico verrà presentato sabato 10 settembre, alle ore 11, nel Comune di Milano. A introdurre i lavori sarà Valerio Onida, già presidente della Corte costituzionale che ha dato un importante contributo alla stesura della Carta. Ne discuteranno: i presidenti dell'Ordine dei giornalisti di Lombardia e di Emilia Romagna, Letizia Gonzales e Gerardo Bombonato; il provveditore regionale carceri, Luigi Pagano; la direttrice di "Carte Bollate", Susanna Ripamonti; gli assessori comunali alle Politiche sociali e al Demanio, Pierfrancesco Majorino e Lucia Castellano; il direttore del carcere di Bollate, Massimo Parisi; e il presidente della Commissione consiliare sicurezza e coesione sociale di Milano, Mirko Mazzali.  Il moderatore, invece, sarà Mario Consani. (Chiara Daina)